Botrytis cinerea o muffa grigia – Come si manifesta ?
La Botrytis cinerea nota anche come muffa grigia, è tra le principali malattie fungine che attaccano le nostre piante. Tale patogeno fa parte del genere Botrytis che comprende numerose specie (più di 20) caratterizzate da un’estrema variabilità. Si tratta di un fungo saprofita che può diventare molto aggressivo ed è difficile da debellare. Si manifesta con la comparsa di macchie bruno-chiare. Con il passare del tempo danno origine ad uno strato feltroso di colore grigio e compatto, ideale, dunque, per preservare gli organi riproduttivi del fungo.
Curiosità
Le infezioni di Botrytis possono interessare diversi tipologie di piante. Non sempre però l’attacco di questo fungo può essere considerato come un avvenimento del tutto negativo. Ad esempio, la muffa grigia colpisce frequentemente la vite ed è la principale causa di marciume del grappolo. Questa patologia determina perdite quantitative di produzione ma può influire positivamente sulla qualità dei vini. Infatti, può garantire aromi straordinari, tipici dei cosiddetti vini muffati o botrotizzati . Tuttavia, elevate percentuali grappoli infetti possono modificare le caratteristiche organolettiche del vino, conferendo un sapore sgradevole ed un odore di muffa. Le condizioni climatiche ideali per lo sviluppo di questa tipologia di fungo, sono giornate calde e notti umide. Dunque, è particolarmente diffuso nelle vicinanze di corsi d’acqua che favoriscono la giusta umidità notturna per il loro sviluppo.
Botrytis al microscopio – Analisi
La muffa grigia è causata, dunque, da un fungo ascomicete di tipo aerobico che colonizza molteplici tipologie di piante (più di 200). Tale fungo può attaccare diversi tessuti, rilasciando enzimi che distruggono le cellule vegetali. La patologia può generare differenti danni, dalla comparsa di muffa alla macerazione dei tessuti fino alla morte della pianta. Botrytis, infatti, possiede un comportamento necrotrofo : non necessita di tessuti vivi della pianta per sopravvivere ma si nutre della sostanza morta. Il ciclo biologico di B. cinerea comprende vari stadi: micelio (stadio vegetativo) che produce conidi asessuati, sclerozi e microconidi. In particolare, gli sclerozi sono delle strutture di sopravvivenza che si trovano sia nel terreno che nei tessuti in decomposizione. Grazie ad esse il fungo può sopravvivere anche in inverno. Gli sclerozi sono, dunque, le forme svernanti del parassita e possono dare origine nuovamente alla malattia in primavera. Per questo motivo, è importante eliminare tutti i tessuti malati, ed effettuare regolari operazioni di pulizia sia di piante in vaso, orto e giardino.
Condizioni che favoriscono la proliferazione della muffa grigia
Come evidenziato, si sviluppa principalmente in condizioni di elevata umidità e temperature miti (comprese tra i 18°C ed i 25°C). Quindi, la patologia, risulta particolarmente diffusa in primavera, in autunno ed in caso di piogge molto frequenti. I tessuti vegetali colpiti possono essere centri di diffusione della malattia. Dunque, è importante allontanare i tessuti ed i frutti infetti, procedendo all’eliminazione di tutto ciò che può causare una ricomparsa della malattia. Altri fattori, che possono favorire la diffusione di tale malattia fungina, sono una concimazione eccessiva in Azoto ed una scarsa ventilazione. E’ bene, inoltre, evitare di bagnare la chioma durante le operazioni di annaffiatura in modo da limitare l’umidità fogliare.
Muffa grigia – Che danni provoca ?
E’ una patologia crittogamica che può colpire piante arboree e da frutta. La malattia è difficile da identificare soprattutto nel periodo iniziale. Le parti maggiormente colpite sono i fiori ed i frutti che vanno incontro ad un progressivo disseccamento e disfacimento. Spesso possono essere colpite le radici, le foglie ed il fusto determinando marciumi che si concludono con la morte della pianta. Questa patologia colpisce moltissime tipologie di piante come ad esempio il crisantemo, la rosa, il garofano, la gerbera, il geranio ed il ciclamino. E’ anche particolarmente diffusa nelle colture da serra, tra queste vi sono i pomodori, il basilico, le fragole, i lamponi, nonchè piante ornamentali e bonsai. Di frequente colpisce giovani piantine in semenzaio.
Botrytis rimedi e soluzioni di Doctor Bioges
La Botrytis è una malattia molto difficile da debellare. Per questo motivo, la miglior misura cautelativa è data dalla prevenzione. Attraverso opportune tecniche agronomiche, dunque, è possibile evitare il manifestarsi di tale patologia fungina. Ad esempio, per piante da frutto, è utile effettuare regolarmente delle operazioni di potatura per favorire un maggior passaggio di aria e limitare l’accumulo di umidità. Viceversa, per altre tipologie di piante, è utile optare per luoghi soleggiati e ben ventilati. Mentre, per le piante che adornano i nostri balconi, è opportuno mantenere una certa distanza tra esse, evitando l’accumulo di acqua nel sottovaso.
Botrytis rimedi naturali
Come alternativa ai classici fitosanitari, è possibile optare per prodotti naturali e/o strategie alternative. Queste, infatti, oltre a prevenire la comparsa di molte problematiche, possono aiutare la pianta a superare stress di natura biotica ed abiotica. Evitare ristagni di acqua, distanziare le piante, allontanare tessuti infetti, sterilizzare attrezzature e vasi sono solo alcuni degli accorgimenti da adottare. Inoltre, un regime nutrizionale equilibrato associato a prodotti naturali, rappresenta una giusta strategia per prevenire e contrastare lo sviluppo della Botrytis. Molte sostanze ed estratti naturali, infatti, possono agire da “induttori di resistenza” migliorando la risposta della pianta in caso di attacco. Basti pensare all’estratto di Propoli nonchè a prodotti a base di Rame e Silicio, i quali possono garantire grandi risultati.
La natura, diventa così una sorgente di nuove soluzioni efficaci e facilmente degradabili nell’ambiente. Scopri la linea induttori di resistenza !
Seguici su facebook e per maggiori info contattaci in chat o scrivici una email su info@bioges.it .
Sintonizzati sul nostro Blog per seguire i consigli di Doctor Bioges nella cura e prevenzione delle patologie fungine, tra cui l’oidio.
Prossimamente Peronospora … Resta sintonizzato !
Leave a Reply