Euphorbia: Versatilità e Bellezza
L’Euphorbia è un vasto genere di piante della famiglia delle Euphorbiaceae, che comprende oltre 2000 specie. Queste piante sono estremamente adattabili e possono prosperare in una varietà di ambienti, rendendole ideali sia per la coltivazione in casa che in giardino. Molte specie di Euphorbia sono succulente, accumulando acqua nei loro tessuti per sopravvivere in condizioni aride. Le specie di Euphorbia presentano una grande varietà di forme e dimensioni. Alcune sono piccole piante erbacee, mentre altre possono diventare arbusti o alberi di notevoli dimensioni. La loro diversità morfologica le rende affascinanti sia dal punto di vista estetico che botanico.
Quanti tipi di Euphorbia esistono?
Esistono oltre 2000 specie di Euphorbia, che variano notevolmente in forma, dimensione e habitat. Questo vasto genere comprende piante erbacee, arbusti, alberi e piante succulente, ciascuna adattata a specifiche condizioni ambientali. Le numerosissime specie di Euphorbia offrono una vasta gamma di forme, dimensioni e caratteristiche, rendendole adatte a una varietà di ambienti e preferenze di giardinaggio.
Euphorbia milii
Tra le specie più conosciute troviamo l’Euphorbia milii, nota come “Spina di Cristo“. Si tratta di un arbusto semisucculento originario del Madagascar, confuso per un cactus, in realtà fa parte delle Euphorbiaceae. Questa pianta è caratterizzata da fusti eretti e spinosi, che raggiungono anche 70-90 cm di altezza. Il nome spina di Cristo deriva proprio dalla densità delle sue spine e dal colore rosso intenso dei suoi fiori. La fioritura avviene principalmente in primavera, ma può continuare tutto l’anno se le condizioni di coltivazione sono ottimali. Infatti, si tratta di una pianta succulenta che richiede poca acqua e un buon drenaggio. Necessita di molta luce, ma va protetta dal sole diretto nelle ore più calde. Una curiosità su questa pianta riguarda le sue caratteristiche spine. Infatti, in natura, l’Euphorbia milii utilizza le spine non per difesa ma per attaccarsi e sorreggersi ad altri alberi in modo da potersi mantenere eretta e raggiungere maggiori altezze senza spezzarsi.
Euphorbia trigona
L’Euphorbia trigona è comunemente nota come albero africano di lattice o cactus africano. Nonostante il suo nome comune, non è un vero cactus, ma fa parte della famiglia delle Euphorbiaceae ed è perciò una pianta succulenta. In condizioni ideali, può crescere fino a 3 metri di altezza. Cresce bene in piena luce e richiede annaffiature moderate. È importante lasciare asciugare completamente il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Durante i mesi invernali, quando la pianta è in fase di dormienza, l’irrigazione dovrebbe essere ridotta. È resistente e di facile manutenzione, ma la linfa può essere irritante, quindi è consigliabile maneggiarla con cura.
Euphorbia eritrea
Simile alla Euphorbia trigona, l’Euphorbia eritrea è una pianta succulenta alta con rami spinosi. Nella letteratura greca pare che la maga Circe utilizzasse il lattice dell’Euforbia per creare pozioni magiche, come quella utilizzata per trasformare in maiali i compagni di viaggio di Ulisse nell’Odissea. Infatti, non è raro trovare questo tipo di Euphorbia nella zona del promontorio del Circeo. Cresce bene in condizioni di luce intensa e necessita di annaffiature sporadiche, solo quando il terreno è completamente asciutto. È robusta e di facile manutenzione, ideale per gli ambienti domestici. Tuttavia, come tutte le euforbie produce un lattice urticante, ragion per cui sarebbe meglio tenerne lontani animali domestici e bambini, e lavarsi bene le mani dopo averla toccata.
Euphorbia lactea
L’Euphorbia lactea f. crestata è una pianta succulenta con rami spinosi e foglie piccole, spesso coltivata come pianta ornamentale. Può raggiungere fino a 6 m di altezza e il fusto è eretto, colonnare e quadrangolare. Il gambo è verde brillante con una striscia centrale più chiara. I tubercoli sono appuntiti e portano spine nere biforcute. Preferisce luoghi luminosi e terreni ben drenati. Richiede poca acqua e va protetta dalle basse temperature. La varietà crestata è particolarmente apprezzata per la sua forma unica e scultorea.
Euphorbia characias
L’Euphorbia characias è un arbusto sempreverde che può raggiungere un’altezza di 120 centimetri. Presenta fusti rossastri e spogli nella parte inferiore, mentre la parte superiore è verde. Se spezzati, i fusti emettono un lattice irritante. Le foglie sono lanceolate, lunghe fino a 9 cm, di colore verde-azzurro, e disposte a spirale nella parte superiore dei rami. Fiorisce tra gennaio e aprile. È resistente alla siccità e preferisce terreni ben drenati e posizioni soleggiate. È spesso utilizzata nei giardini per la sua estetica e la facilità di coltivazione.
Euphorbia tirucalli
Conosciuta come “Albero delle matite“, l’Euphorbia tirucalli è senza dubbio una pianta unica nel suo genere. Originaria delle zone aride, questa pianta succulenta presenta un fusto carnoso con molte ramificazioni cilindriche. La base diventa legnosa mentre i rami giovani sono verdi e sottili. Produce piccoli fiori da marzo a giugno, ma il vero fascino sta nei suoi rami, cilindrici e carnosi, grazie ai quali ha ricevuto l’appellativo di “albero delle matite”. Perfetta per la coltivazione in appartamento, preferisce posizioni assolate e irrigazioni moderate, evitando eccessi d’acqua. Richiede rinvasi ogni 2-3 anni e concimazioni mensili da marzo a settembre. È utilizzata in alcune culture per produrre lattice, che può essere trasformato in gomma. Come altre Euphorbia, la sua linfa è irritante.
Euphorbia obesa
L’Euphorbia obesa, originaria del Sudafrica, è una succulenta sferica soprannominata “sacco di fagioli” o più comunemente “pianta a palla di baseball” proprio per la sua forma tondeggiante. Ha una colorazione verde scuro con screziature chiare e otto costole senza spine. È una specie di piccole dimensioni, ideale per la coltivazione in vaso: infatti, cresce non più di 10-12 cm e preferisce molta luce, tollerando alcune ore di sole intenso. In inverno è ideale coltivarla in serra, mantenendo una temperatura non inferiore ai 5 gradi. Necessita di annaffiature sporadiche solo quando il terreno è asciutto e richiede un terriccio ben drenato. Fiorisce da aprile a luglio con piccoli fiori gialli. Vi sono esemplari maschi e femmine, con le femmine che producono frutti post-fioritura.
Euphorbia ingens
L’Euphorbia ingens, o “Albero candelabro“, è una pianta succulenta originaria dell’Africa del sud, nota per la sua impressionante crescita che può raggiungere i 12 metri di altezza. Il suo nome latino “ingens” riflette la sua natura imponente, caratterizzata da una corona piena di lunghi rami verdi simili a cactus, segmentati e ricoperti di spine. Durante l’autunno e l’inverno, sprigiona piccoli fiori giallastri e frutti sferici che variano dal rosso al viola, aggiungendo un tocco di colore alla sua figura slanciata. Questa pianta è ideale per ambienti domestici grazie alla sua resistenza e alla capacità di prosperare in condizioni di aridità. Tuttavia, è importante tenere presente la sua tossicità: la linfa biancastra può causare irritazioni cutanee, quindi è consigliabile maneggiarla indossando guanti e occhiali protettivi. Per coltivarla al meglio, è opportuno posizionarla in una zona ben soleggiata, evitando il contatto diretto con bambini e animali domestici.
Euphorbia helioscopia
L’Euphorbia helioscopia, o “Euforbia calenzuola“, è una pianta annuale comune in Europa. Alta circa 10 – 40 cm, la pianta è glabra. Il fusto, di colore rossastro, è unico e cilindrico. Le foglie, disposte a spirale, hanno forma obovata e sono seghettate all’apice. Fiorisce in primavera e produce piccoli fiori verdi. È proprio una caratteristica dei fiori a conferirle il nome di “helioscopia”, che deriva dal greco “guardare il sole”. Infatti, le infiorescenze di questa particolare specie di euphorbia si volgono sempre verso il sole (proprio come i girasoli!). Cresce spontaneamente in campi e perfino lungo i bordi stradali, preferendo terreni ben drenati e soleggiati.
Euphorbia pulcherrima
Un’altra specie interessante è l’Euphorbia pulcherrima, comunemente conosciuta come Stella di Natale. Oggi è una presenza iconica durante le festività natalizie, ma originariamente veniva coltivata in Messico e fu introdotta in Europa solo nei primi anni dell’800. Il suo nome botanico, “pulcherrima”, significa “la più bella”, riferendosi alla sua straordinaria bellezza tra le Euforbiacee. Questa pianta è molto apprezzata per le sue brattee colorate che vengono spesso scambiate per fiori, tipicamente rosse, ma possono anche essere bianche, rosa o variegate. Oltre al suo aspetto ornamentale, la Stella di Natale ha un significato simbolico profondo in diverse culture. Gli Aztechi la consideravano una pianta sacra, utilizzata sia per ottenere un colorante rosso che per scopi medicinali. Nel linguaggio dei fiori, è un simbolo di amore e gioia, mentre in Messico è associata alla femminilità e alla maternità. Oggi, la Stella di Natale continua a essere un segno di augurio e benessere durante le festività, grazie alla sua bellezza e al suo importante significato simbolico di felicità.
Come si cura l’Euphorbia?
Nonostante le specie siano numerosissime, sono tutte accomunate da delle caratteristiche abbastanza simili. Da ciò ne deriva che i consigli per la cura e la concimazione sono pressoché gli stessi, fatta eccezione per alcuni casi particolari in cui c’è bisogno di intervenire con un piano ben preciso (ne approfittiamo per ricordarvi che è disponibile un servizio chat o di contattarci via e-mail) La cura dell’Euphorbia include la scelta di un terriccio ben drenante e l’adozione di annaffiature moderate. Proteggere la pianta dal freddo e dalle gelate, posizionandola in un ambiente luminoso. Infatti, le Euphorbia preferiscono un clima caldo e soleggiato, ma possono sopportare anche condizioni di semi-ombra. Bisogna inoltre prestare attenzione al lattice bianco che fuoriesce dai loro tessuti in caso di tagli o lesioni, poiché è velenoso e può causare irritazioni cutanee e oculari. È consigliabile indossare guanti quando si maneggiano queste piante.
Come bagnare l’Euphorbia?
L’Euphorbia richiede annaffiature regolari durante l’estate, evitando ristagni d’acqua. È importante far asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Durante l’estate necessitano di annaffiature regolari, mentre in inverno le irrigazioni devono essere ridotte o sospese per evitare marciumi radicali. È cruciale utilizzare un terriccio ben drenante per prevenire ristagni d’acqua, che possono essere fatali per queste piante.
Dove posizionare l’Euphorbia?
L’Euphorbia preferisce posizioni soleggiate o semi-ombreggiate. È ideale posizionarla in un luogo ben illuminato, evitando l’esposizione diretta al sole nelle ore più calde della giornata. In casa, è consigliabile collocarla vicino a una finestra luminosa.
Concimazione dell’Euforbia
L’euforbia è una pianta dalle modeste esigenze in fatto di nutrimento. In condizioni normali, non dovrebbe richiedere un’alimentazione aggiuntiva. Tuttavia, si può scegliere di concimarla ogni 15 giorni in primavera-estate, quando il clima inizia a farsi più caldo. Durante il resto dell’anno è sufficiente metà dose ogni 30 giorni circa. Prima di concimare è bene inumidire il terriccio, se al tatto risulta asciutto. Il concime ideale per l’Euphorbia è Nutri-Cactacee, un prodotto idrosolubile specifico per piante grasse e succulente. Grazie al suo basso contenuto di azoto, permette di evitare che la parte aerea sviluppi eccessivamente e riduce quindi la vulnerabilità ad attacchi fungini e degli afidi. Inoltre, è ricco di fosforo e potassio, fondamentali per la fioritura. L’uso regolare di Nutri-Cactacee, arricchito con la tecnologia RyZea, garantisce piante belle, sane e resistenti a varie forme di stress, migliorando il loro aspetto e la loro salute complessiva.
Per concludere…
Le Euphorbia rappresentano un gruppo di piante straordinariamente diversificato e versatile. Sono adatte sia per chi cerca una pianta resistente da appartamento, sia per gli appassionati di giardinaggio che desiderano arricchire il proprio spazio verde con una specie dal fascino unico. Con le giuste cure, queste piante possono prosperare e offrire uno spettacolo di bellezza naturale per molti anni.
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